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VALUTAZIONE DEI RISCHI E MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI (MMC)
ALFA AMBIENTE EDITOR 16:07 0
Per Movimentazione Manuale si intende qualsiasi tipo di attività che comporti operazioni di sollevamento, trascinamento, spinta o spostamento di un peso che possano dare origine a disturbi e patologie soprattutto a carico della colonna vertebrale, ma anche a carico delle articolazioni e dei muscoli
La valutazione dei rischi derivanti dalla movimentazione manuale dei carichi (MMC)
Per
effettuare la valutazione del rischio da
movimentazione dei carichi esistono diversi metodi, i quali cercano di
standardizzare le operazioni a rischio. Il Metodo più impiegato per il calcolo
del rischio da sollevamento e spostamento è quello elaborato dal National Institute of Occupational, Safety
and Health, meglio conosciuto come metodo NIOSH. Questo metodo ha il vantaggio di poter essere applicato sia
a compiti semplici che ad attività composte da più operazioni successive, e a
partire da un carico massimo sollevabile in condizioni ottimali, arriva a
determinare un indice numerico di rischio, coretto applicando diverse
caratteristiche peggiorative del movimento e tenendo conto del genere e
dell’età del lavoratore esposto.
Metodologia
Verrà effettuata
ai sensi del Titolo VI e Allegato XXXIII del D.Lgs. 81/08 e s.m.i., nelle
modalità proposte dal metodo NIOSH,
che si basa sulla norma UNI ISO 11228-1.
Tale
metodologia permette di tenere in considerazione oltre alle modalità di
movimentazione/sollevamento/deposito di carichi, anche delle differenze di
genere ed età. Pertanto, la valutazione verrà effettuata considerando,
all’interno dei vari gruppi omogenei, la presenza di maschi e femmine, con età
inferiore ai 18 anni, maggiore di 45 anni ed età compresa fra i 18 e i 45 anni.
Laddove il
lavoro di un gruppo di addetti dovesse prevedere lo svolgimento di più compiti
diversificati di sollevamento, verranno seguite, per la valutazione del
rischio, procedure di analisi più articolate.
La valutazione dei rischi derivanti dalle azioni di traino e spinta
Per quanto
riguarda la valutazione del rischio
dovuto alle azioni di traino e spinta, la norma UNI ISO 11228-2 offre indicazioni per la valutazione dei fattori di
rischio ritenuti rilevanti per le azioni manuali di spinta e traino, e prevede
due metodi di valutazione: un metodo “generale" ed un metodo
"specialistico".
L’approccio
cosiddetto "generale" è riconducibile in sostanza al metodo Snook e Ciriello e si basa
sull'utilizzo di tabelle sperimentali da cui ricavare i valori limite
raccomandati da confrontare con i valori misurati delle azioni di traino e
spinta. Tale metodo per la valutazione del rischio connesso con le azioni di
traino spinta richiede di poter misurare la forza richiesta per effettuare tali
attività.
Metodologia
Il Metodo
"specialistico" è un metodo complesso che consente di effettuare la
valutazione sulla base dei dati demografici ed antropometrici della popolazione
in esame. A causa della sua complessità, di fatto risulta un metodo di scarsa
utilità pratica.
Verrà
redatta ai sensi del Titolo VI e Allegato XXXIII del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.,
nelle modalità proposte dalla norma ISO 11228.
La norma UNI
ISO 11228-2 si basa in parte sul protocollo ideato da Snook e Ciriello, che si è dimostrato particolarmente valido nella
valutazione di tali rischi.
Tale metodologia
permette di fornire per ciascun tipo di azione, per sesso, nonché per varianti
interne al tipo di azione (frequenza, altezza da terra, distanza di
spostamento) i valori limite di riferimento del peso (azioni di trasporto) o
della forza esercitata (in azioni di tirare o spingere, svolte con l’intero
corpo), nella fase iniziale e di mantenimento dell’azione.
La valutazione dei rischi derivanti dal sovraccarico
biomeccanico – movimenti ripetitivi
I rischi
derivanti dal sovraccarico biomeccanico sono caratterizzati dai seguenti fattori
variamente combinati, come:
- carenza di periodi di recupero,
- elevata frequenza d’azione,
- impiego di forza,
- postura e/o movimenti incongrui (o estremi) degli arti superiori,
- stereotipia dei movimenti (elevata ripetitività di movimenti uguali).
Altri
fattori in grado di amplificare il rischio sono l’utilizzo di strumenti vibranti, il contatto con il
freddo, l’esecuzione di lavori di precisione, l’uso di guanti inadeguati e i
ritmi di lavoro determinati dalla macchina.
Per quanto
concerne la valutazione del rischio dal
sovraccarico biomeccanico attraverso il metodo di Check List-Ocra è possibile ottenere una mappatura dei rischi per
definire in che proporzione siano presenti postazioni di lavoro in fascia verde
(rischio assente), gialla (rischio molto lieve o dubbio), rossa o viola
(rischio presente rispettivamente lieve, medio o elevato).
Metodologia
Verrà
effettuata ai sensi del Titolo VI e Allegato XXXIII del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.,
nelle modalità proposte dal metodo Check
List-Ocra.
Tale
metodologia permette di valutare in modo completo il rischio, in quanto
considera la ripetitività delle azioni (frequenza); la forza; la postura
incongrua (sollecitazioni estreme degli angoli delle articolazioni); i periodi
di recupero; la durata di esposizione nel turno lavorativo; e fattori
complementari che possono aggravare il discomfort operativo.
La
valutazione viene effettuata sulla base delle informazioni raccolte osservando
lo svolgimento dell'attività, senza che siano necessarie misurazioni
strumentali.
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