
Nei momenti di crisi aziendale, quando i CFO, COO, Purchasing Manager o chi in azienda si occupa di consumi energetici sono chiamati a individuare ulteriori aree di riduzione dei costi, il cost saving energetico è sicuramente un ambito in cui trovare sempre delle opportunità d’intervento.
E in assoluto, tra tutte le possibili aree di risparmio, la riduzione dei costi energetici è quella attivabile in modo più agile e graduale. Ulteriore vantaggio è che non impatta in alcun modo sugli output di produzione e sul livello di servizio al cliente. E consente di fare qualcosa di molto importante per l’ambiente, oltre a rappresentare un dovere, come sempre più frequentemente indicato dall’evoluzione della normativa.
Ridurre i costi di energia libera risorse economico-finanziarie, che possono essere impiegate per abbassare il debito e suoi oneri, oltre che per promuovere la crescita e gli investimenti.
Operare sui costi energetici è quindi un’attività che dovrebbe essere posta in essere in qualsiasi momento della vita dell’impresa. Anzi, poiché i consumi determinano un costo continuativo e per buona parte proporzionale alla rotazione delle attività produttive, prima si fa, meglio è.