Analisi degli eventi per la salute e sicurezza

Analisi degli eventi per il miglioramento della sicurezza: dati e modelli

Descrizione

Valido ai fini dell’aggiornamento per ASPP/ RSPP/DATORI DI LAVORO/DIRIGENTI/PREPOSTI/RLS
L'analisi degli Eventi (incidenti, near miss, ma non solo...) è uno dei principali strumenti previsti anche dai Sistemi di Gestione per il governo dei processi.
La tecnologia mette a disposizione Dati e Strumenti che rendono rapida ed efficace l'applicazione di metodi statistici di analisi, che apportano grandi benefici alle organizzazioni in termini di rapidità di intervento e di ritorni di investimento.
Durante il corso verranno approfonditi due argomenti: come utilizzare le banche dati pubbliche di dati disponibili (open data) per utilità aziendale, sia come integrare questi dati nel sistema informativo aziendale per generare conoscenza utile alla prevenzione dei rischi

Obiettivi

Trasferire le conoscenze necessarie a:
  • valorizzare l'analisi degli eventi a supporto delle attività di prevenzione, della valutazione e gestione dei rischi e dell’organizzazione della salute e sicurezza dei lavoratori
  • utilizzare le fonti dati pubbliche esterne all'azienda per migliorare la conoscenza necessaria alla gestione dei rischi
  • analizzare come integrare questi dati nel sistema informativo dei rischi aziendali per la prevenzione

  • A chi si rivolge il corso

    Datori di Lavoro, Responsabili e Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione, Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza, Dirigenti , Preposti e Lavoratori.

    Programma didattico

    Cause e dinamiche incidentali
  • Stato dell’arte: le fonti informative
  • Principali modalità incidentali registrate nel sistema produttivo italiano
  • Fattori di rischio negli eventi infortunistici/incidentali
  • Casi studio


  • Monitoraggio dei processi di salute e sicurezza:
  • L’analisi delle cause e dinamiche infortunistiche/incidentali per il monitoraggio della valutazione del rischio
  • Fattori tecnici e organizzativi negli eventi infortunistici/incidentali. Gestione e organizzazione dei processi del D.Lgs 81/08
  • Casi studio
  • Integrazione dei modelli di analisi nei SGSSL


  • Discussione

    Auditor interno Sistema di Gestione per la Sicurezza sul Lavoro (UNI ISO 45001:2018)

    Auditor interno Sistema di Gestione per la Sicurezza sul Lavoro (UNI ISO 45001:2018)

    Descrizione

    Modulo valido ai fini dell’aggiornamento per ASPP/RSPP e Coordinatori. Valido ai fini del percorso HSE Manager.

    La norma   ISO 45001:2018, recepita contestualmente dall’UNI come norma italiana UNI ISO 45001:2018, può essere implementata per certificare i sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro (SGSL)
    Il corso fornisce informazioni e metodologie sulle modalità di conduzione degli audit di prima parte per la valutazione dei Sistemi di Gestione Salute e Sicurezza sul Lavoro secondo la norma UNI ISO 45001:2018.

    Obiettivi

  • Analizzare le attività di audit sui Sistemi di Gestione per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro ed i relativi requisiti della norma ISO 45001:2018
  • Fornire le conoscenze relative al processo di audit e alle interazioni con gli altri processi dei sistemi di gestione;
  • Fornire le conoscenze necessarie a pianificare ed eseguire gli audit interni secondo le linee guida ISO 19011;
  • Approfondire l’approccio per processi e le caratteristiche del processo di miglioramento continuo;
  • Approfondire il ruolo degli audit e degli auditor interni alla luce dei requisiti delle norme ISO 45001:2018 e ISO 19011

  • A chi si rivolge il corso

    Personale aziendale che deve assumere il ruolo di auditor interno o che deve partecipare ad attività di preparazione agli audit di processi ed attività del Sistema di Gestione per la Sicurezza sul Lavoro.

    Programma didattico

    ISO 45001:2018
  • Struttura ed analisi della norma
  • Struttura HLS e nuovo approccio al rischio
  • Integrabilità della ISO 45001 con gli altri schemi ISO


  • Elementi per la valutazione della conformità
  • Piano di Audit interno,
  • Riunione di apertura,
  • Checklist secondo l'approccio per processi,
  • il PDCA e il risk-basedthinking da utilizzare per losvolgimento dell’audit interno


  • Gestione dell’audit
  • Tecniche di audit UNI EN ISO 19011:2018 e UNI CEI EN ISO IEC 17021-1:2015
  • Conduzione
  • Raccolta evidenze
  • Riunione finale
  • Redazione del rapporto di audit sulle risultanze
  • Conclusioni dell’audit interno


  • Rapporto e azioni correttive
  • Redazione di una non conformità rilevata durante l’audit interno
  • Determinazione di una azione correttiva efficace, partendo dall’analisi della causa radice della non conformità rilevata


  • ESERCITAZIONI E TEST

    Operatori Elettrici PES, PAV e PEI - Aggiornamento

    Descrizione

    In ottemperanza al D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.

    AGGIORNAMENTO V edizione della Norma CEI 11-27 in vigore dal 13 settembre 2021

    Il D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. in conformità all’Accordo Conferenza Stato Regioni n. 221 del 21/12/2011, dispone l’obbligo della formazione per tutti i lavoratori sui rischi generici e sui rischi specifici.

    In particolare per i lavoratori che eseguono lavori elettrici in tensione l’art. 82 del DLgs 81/08 stabilisce l’obbligatorietà per il datore di lavoro  di riconoscere ed attribuire per iscritto la qualifica e l'idoneità degli operatori Elettrici secondo le prescrizioni  della pertinente Norma Tecnica, ovvero secondo la Norma CEI 11-27, V edizione in vigore dal 13 settembre 2021.

    La partecipazione al Corso consente al Datore di Lavoro di assolvere ai suddetti obblighi legislativi in materia di formazione del personale che nell’espletamento della loro attività lavorativa si trovano ad essere esposti al rischio elettrico (quadristi e tecnici di laboratorio, manutentori, impiantisti, etc..) per l’esecuzione di lavori elettrici sotto tensione in Bassa tensione o fuori tensione sugli impianti elettrici di Bassa, Media e Alta Tensione oppure per l’esecuzione di lavori elettrici e lavori non elettrici  in prossimità di parti attive, di linee e/o impianti elettrici, non protette o non sufficientemente protette, in conformità, tra l’altro, agli art.li 83 e 117 del DLgs 81/08   


    Obiettivi

    Essere aggiornati sulle conoscenze per eseguire in sicurezza la manutenzione sulle macchine e sugli impianti con parti in o fuori tensione secondo i requisiti della Norma tecnica CEI EN 11-27 edizione set. 2021.

    A chi si rivolge il corso

    La formazione è rivolta ad installatori e manutentori elettrici, quadristi, formatori aziendali nonché a personale addetto alla manovra di autogru, piattaforme mobili, montaggio di tra battelli, ponteggi e taglio e potatura alberi in prossimità di linee elettriche aeree a conduttori nudi non protette o non sufficientemente protette.

    Programma didattico

    Modulo 1- 2 ore
  • Conoscenze teoriche per eseguire i lavori elettrici
  • Principali disposizioni legislative in materia di sicurezza per i lavori elettrici e in particolare:
  • DLgs 81/2008 e s.m.i.
  • DM 37/2008
  • DPR 462/01
  • Principali normative tecniche inerenti la costruzione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti elettrici

  • Modulo 2- 2 ore
  • Norma CEI 11-27 :
  • Riepilogo principali prescrizioni e novità, modifiche introdotte dalla quarta edizione in vigore dal 1 feb. 2014
  • Lavori elettrici in prossimità Lavoro non elettrico in zona DA9;
  • Lavori elettrici sotto tensione in BT;
  • Lavoro elettrico a distanza su impianti di media e alta tensione;
  • Lavoro elettrico Fuori tensione in BT e AT

  • Aggiornamento Dirigenti: Il potenziamento del ruolo

    Descrizione

    In ottemperanza al D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. In linea con gli ACCORDI stipulati in sede di Conferenza Stato-Regioni del 21/12/2011 - G.U. n. 8 dell’ 11/01/2012 Aggiornamento periodico quinquennale
    La salute e sicurezza non può essere solo definita come una procedura, ma è collegata a processi reali definiti da numerose variabili. La complessità di tali fenomeni rende evidente la necessità che essi siano guidati e sviluppati da persone dotate di competenze specifiche.
    Appare evidente che i processi di salute e sicurezza non possono essere efficaci se non vi è chi li cura e li sviluppa coinvolgendo in esso le persone che sono chiamate a modificare i comportamenti lavorativi.

    Obiettivi

    Il corso consentirà ai partecipanti di approfondire la conoscenza del proprio ruolo, di comprenderne i limiti e le sfaccettature e di acquisirne gli strumenti cognitivi ed operativi per l’assolvimento delle proprie funzioni. In quest’ottica, il percorso si propone di:
    • supportare i partecipanti nell’attuare azioni concrete al fine di superare i limiti di una visione esclusivamente tecnica per sviluppare una nuova immagine del ruolo, non più come un mero controllore, ma persone importante ai fini della crescita delle misure di prevenzione;
    • condividere la necessità di una conduzione orizzontale da parte dei Dirigenti e Preposti per garantire la creazione e il continuo sviluppo di processi cui gli altri possano dare il loro contributo.

    A chi si rivolge il corso

    Personale Preposto e Dirigenti, così come definito dall’art. 2 del D.lgs. 81/2008 e s.m.i.

    Programma didattico

    I contenuti del corso include l'aggiornamento e l'approfondimento delle seguenti tematiche:
  • Approfondimenti giuridico-normativi
  • Gestione e organizzazione della sicurezza aziendale
  • Individuazione e valutazione dei rischi
  • Comunicazione e formazione

  • Preposti – formazione aggiuntiva alla sicurezza

    Aggiornamento Preposti: Il potenziamento del ruolo

    Descrizione

    In ottemperanza al D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. in linea con gli ACCORDI stipulati in sede di Conferenza Stato-Regioni del 21/12/2011 - G.U. n. 8 dell’ 11/01/2012

    Corso valido anche come aggiornamento periodico quinquennale.

    Il corso consentirà ai partecipanti di approfondire la conoscenza del proprio ruolo, di comprenderne i limiti e le sfaccettature, di riconoscere le implicazioni penali di cui tener conto e di acquisire gli strumenti cognitivi ed operativi per l’assolvimento delle proprie funzioni. 

    La partecipazione attiva del Preposto sugli aspetti citati darà inoltre la possibilità di ottimizzare la gestione della sicurezza in Azienda e nelle aree operative.


    Obiettivi

    Il corso consentirà ai partecipanti di approfondire la conoscenza del proprio ruolo, di comprenderne i limiti e le sfaccettature, di riconoscere le implicazioni penali di cui tener conto e di acquisire gli strumenti cognitivi ed operativi per l’assolvimento delle proprie funzioni. 

    La partecipazione attiva del Preposto sugli aspetti citati darà inoltre la possibilità di ottimizzare la gestione della sicurezza in Azienda e nelle aree operative.


    A chi si rivolge il corso

    Personale Preposto e Dirigenti, così come definito dall’art. 2 del D.lgs. 81/2008 e s.m.i.

    Programma didattico

    • Approfondimenti giuridico normativi;
    • Aggiornamenti tecnici sui rischi ai quali sono esposti i lavoratori;
    • Aggiornamento su organizzazione e gestione della sicurezza in azienda;
    • Fonti di rischio e relative misure di prevenzione.

    Sostenibilità tecnologica: come raggiungere l’equilibrio tra tecnologia e fattore umano (18 e 25 Ottobre - 9.00-13.00)

    Descrizione

    In ottemperanza al D.Lgs 81/2008 e s.m.i.

    Modulo valido ai fini dell’aggiornamento per ASPP/RSPP e RLS

    Il Tecnostress è una malattia professionale che scaturisce dall'uso eccessivo e simultaneo di informazioni digitali veicolate dai videoschermi ed è legato in particolare all'aumento degli strumenti tecnologici con cui interagiamo quotidianamente.

    Il maggiore utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), i cambiamenti della forza lavoro, la flessibilità e le nuove pratiche logistiche hanno cambiato la natura e le proprietà del lavoro.

    È importante, perciò, monitorare i cambiamenti nell’organizzazione del lavoro e apprendere gli effetti sulla salute e sicurezza dei lavoratori tenendo conto che non è sempre semplice discernere tra tecnostress legato all’uso della tecnologia in ambito lavorativo e quello riferito all’uso a livello privato.

    L’utilizzo delle nuove tecnologie mobili all’interno dei contesti lavorativi sta portando verso nuovi scenari per molte attività professionali.

    Per la prima volta nella storia del lavoro è possibile svolgere la propria attività indipendentemente dal luogo in cui ci si trova e gli strumenti digitali che utilizziamo per il nostro lavoro ci permettono di essere sempre reperibili.

    Pertanto, un numero crescente di lavoratori si trova esposto a rischi connessi al tecnostress: una sindrome nuova, la cui causa può essere individuata principalmente nell’uso costante, simultaneo ed eccessivo di tecnologie dell’informazione e di apparecchi informatici digitali.

    È pertanto compito delle organizzazioni comprendere quali siano gli elementi da tenere in considerazione nella valutazione e nella prevenzione del tecnostress.


    Obiettivi

    Il corso fornirà le competenze e gli opportuni strumenti per:

    • Riconoscere le problematiche relative al rischio da tecnostress;
    • Prevenirle mediante la progettazione di un sistema globale di gestione del rischio

    A chi si rivolge il corso

    Il corso si rivolge a tutte le organizzazioni per le quali il l'utilizzo della tecnologia comporta un rischio per il personale.

    Nel contesto più specifico dell'area HSE, il corso si rivolge a queste figure: Datori di Lavoro, Responsabili e Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione, Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza, Medici Competenti, Dirigenti e Lavoratori.

    Programma didattico

    Modulo 1

    • Funzionamento del meccanismo dello stress su corpo e mente
    • Le conoscenze di base sul rischio tecnostress: definizione psicosociale del fenomeno;
    • 3 tipologie: Affaticamento e ansietà e dipendenza da internet
    • I danni causati dalle onde elettromagnetiche
    • Valutare il tecnostress in azienda
    • Come misurarlo: survey, interviste, focus group
    • Quali indicazioni aziendali per garantire l’ergonomia durante il lavoro da remoto

    Modulo 2

    • Il lavoro da remoto come possibile fonte di tecnostress
    • Le riunioni online e la Zoom fatigue
    • Ergonomia e sostenibilità di meeting e riunioni a distanza
    • Indicazioni su come ridurre la stanchezza legata alle relazioni online
    • Responsabilità del lavoratore (verso sé stesso e verso l’azienda)
    • Scelte personali ed organizzative per eliminare, ridurre e prevenire il tecnostress
    • Indicazioni pratiche per aumentare l’efficacia e abbassare lo stress
    • La gestione del proprio tempo di lavoro
    • Digital detox: il metodo di Kimberly Young
    • Supportare i partecipanti ad avviare dei processi valutativi, preventivi e correttivi

    Sostenibilità tecnologica: come raggiungere l’equilibrio tra tecnologia e fattore umano (18 e 25 Ottobre - 9.00-13.00)

    Descrizione

    In ottemperanza al D.Lgs 81/2008 e s.m.i.

    Modulo valido ai fini dell’aggiornamento per ASPP/RSPP e RLS

    Il Tecnostress è una malattia professionale che scaturisce dall'uso eccessivo e simultaneo di informazioni digitali veicolate dai videoschermi ed è legato in particolare all'aumento degli strumenti tecnologici con cui interagiamo quotidianamente.

    Il maggiore utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), i cambiamenti della forza lavoro, la flessibilità e le nuove pratiche logistiche hanno cambiato la natura e le proprietà del lavoro.

    È importante, perciò, monitorare i cambiamenti nell’organizzazione del lavoro e apprendere gli effetti sulla salute e sicurezza dei lavoratori tenendo conto che non è sempre semplice discernere tra tecnostress legato all’uso della tecnologia in ambito lavorativo e quello riferito all’uso a livello privato.

    L’utilizzo delle nuove tecnologie mobili all’interno dei contesti lavorativi sta portando verso nuovi scenari per molte attività professionali.

    Per la prima volta nella storia del lavoro è possibile svolgere la propria attività indipendentemente dal luogo in cui ci si trova e gli strumenti digitali che utilizziamo per il nostro lavoro ci permettono di essere sempre reperibili.

    Pertanto, un numero crescente di lavoratori si trova esposto a rischi connessi al tecnostress: una sindrome nuova, la cui causa può essere individuata principalmente nell’uso costante, simultaneo ed eccessivo di tecnologie dell’informazione e di apparecchi informatici digitali.

    È pertanto compito delle organizzazioni comprendere quali siano gli elementi da tenere in considerazione nella valutazione e nella prevenzione del tecnostress.


    Obiettivi

    Il corso fornirà le competenze e gli opportuni strumenti per:

    • Riconoscere le problematiche relative al rischio da tecnostress;
    • Prevenirle mediante la progettazione di un sistema globale di gestione del rischio

    A chi si rivolge il corso

    Il corso si rivolge a tutte le organizzazioni per le quali il l'utilizzo della tecnologia comporta un rischio per il personale.

    Nel contesto più specifico dell'area HSE, il corso si rivolge a queste figure: Datori di Lavoro, Responsabili e Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione, Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza, Medici Competenti, Dirigenti e Lavoratori.

    Programma didattico

    Modulo 1

    • Funzionamento del meccanismo dello stress su corpo e mente
    • Le conoscenze di base sul rischio tecnostress: definizione psicosociale del fenomeno;
    • 3 tipologie: Affaticamento e ansietà e dipendenza da internet
    • I danni causati dalle onde elettromagnetiche
    • Valutare il tecnostress in azienda
    • Come misurarlo: survey, interviste, focus group
    • Quali indicazioni aziendali per garantire l’ergonomia durante il lavoro da remoto

    Modulo 2

    • Il lavoro da remoto come possibile fonte di tecnostress
    • Le riunioni online e la Zoom fatigue
    • Ergonomia e sostenibilità di meeting e riunioni a distanza
    • Indicazioni su come ridurre la stanchezza legata alle relazioni online
    • Responsabilità del lavoratore (verso sé stesso e verso l’azienda)
    • Scelte personali ed organizzative per eliminare, ridurre e prevenire il tecnostress
    • Indicazioni pratiche per aumentare l’efficacia e abbassare lo stress
    • La gestione del proprio tempo di lavoro
    • Digital detox: il metodo di Kimberly Young
    • Supportare i partecipanti ad avviare dei processi valutativi, preventivi e correttivi

    Il ruolo del Comportamento per la Sicurezza

    Descrizione

    In ottemperanza al D.lgs. 81/2008 e s.m.i.
    A volte in ambito sicurezza si assiste ad una scarsa o assente attenzione per il fattore umano, mentre le ricerche e i dati statistici evidenziano come la maggior parte (oltre l’80%) degli incidenti e degli infortuni nelle organizzazioni sono causati da comportamenti a rischio.
    Quindi la variabile del comportamento umano è un elemento centrale nella gestione dei rischi aziendali essendo il primum movens degli infortuni aziendali.
    I comportamenti spesso considerati come un elemento puramente soggettivo possono, invece, essere valutati oggettivamente, si possono osservare, misurare e, aspetto ancora più importante, possono essere rafforzati i comportamenti sicuri e arrivare all’estinzione di quelli non sicuri.
    Per il protocollo  BBS (Behavior-Based Safety) l’efficacia dell’azione preventiva è legata alla valutazione oggettiva del comportamento, inteso come evento osservabile, misurabile, conteggiabile e riproducibile.

    Obiettivi

    Il corso permetterà di spostare il focus attentivo dai risultati ai comportamenti, al fine di favorire una cultura proattiva della sicurezza.
    Abbandoniamo la logica delle colpe per risalire alle cause dell’ infortunio.
    Obiettivo fondamentale del corso è di lavorare sui comportamenti in ambito sicurezza, pertanto si evidenzieranno le conseguenze che rafforzano un comportamento e quelle che lo scoraggiano al fine di favorire l’instaurarsi di abitudini virtuose in campo sicurezza, che possano generare un cambiamento. Il discente lavorerà sul feedback, evidenziando gli elementi necessari per la sua corretta formulazione che sia non giudicante, ma centrata sull'osservazione del comportamento. Il feedback efficace come elemento che favorisce apprendimento e quindi la diffusione di una cultura della sicurezza basata sulla condivisione e la partecipazione attiva.

    A chi si rivolge il corso

    Il corso si rivolge a tutte le organizzazioni per le quali il comportamento può incidere in maniera sostanziale su aspetti legati alla Sicurezza di Persone, Ambiente, Luoghi di Lavoro.
    Nel contesto più specifico dell'area HSE, il corso si rivolge a queste figure:
    • Datori di lavoro
    • Lavoratori
    • RSPP / ASPP
    • RLS

    Programma didattico

  • Le abitudini e cambiamenti
  • Evoluzione del concetto di Sicurezza
  • Aspetti comportamentali nelle cause di infortunio
  • Comportamento e risultato
  • Teoria del Comportamentismo
  • Il protocollo Behavior Based Safety
  • Antecedenti – Comportamenti e Conseguenze
  • Schemi di rinforzo comportamentale
  • Il processo di Osservazione
  • Elementi del feedback
  • Sperimentiamo la distinzione tra osservazione e valutazione
  • Tecniche per un feedback efficace

  • Il ruolo del Comportamento per la Sicurezza

    Descrizione

    In ottemperanza al D.lgs. 81/2008 e s.m.i.
    A volte in ambito sicurezza si assiste ad una scarsa o assente attenzione per il fattore umano, mentre le ricerche e i dati statistici evidenziano come la maggior parte (oltre l’80%) degli incidenti e degli infortuni nelle organizzazioni sono causati da comportamenti a rischio.
    Quindi la variabile del comportamento umano è un elemento centrale nella gestione dei rischi aziendali essendo il primum movens degli infortuni aziendali.
    I comportamenti spesso considerati come un elemento puramente soggettivo possono, invece, essere valutati oggettivamente, si possono osservare, misurare e, aspetto ancora più importante, possono essere rafforzati i comportamenti sicuri e arrivare all’estinzione di quelli non sicuri.
    Per il protocollo  BBS (Behavior-Based Safety) l’efficacia dell’azione preventiva è legata alla valutazione oggettiva del comportamento, inteso come evento osservabile, misurabile, conteggiabile e riproducibile.

    Obiettivi

    Il corso permetterà di spostare il focus attentivo dai risultati ai comportamenti, al fine di favorire una cultura proattiva della sicurezza.
    Abbandoniamo la logica delle colpe per risalire alle cause dell’ infortunio.
    Obiettivo fondamentale del corso è di lavorare sui comportamenti in ambito sicurezza, pertanto si evidenzieranno le conseguenze che rafforzano un comportamento e quelle che lo scoraggiano al fine di favorire l’instaurarsi di abitudini virtuose in campo sicurezza, che possano generare un cambiamento. Il discente lavorerà sul feedback, evidenziando gli elementi necessari per la sua corretta formulazione che sia non giudicante, ma centrata sull'osservazione del comportamento. Il feedback efficace come elemento che favorisce apprendimento e quindi la diffusione di una cultura della sicurezza basata sulla condivisione e la partecipazione attiva.

    A chi si rivolge il corso

    Il corso si rivolge a tutte le organizzazioni per le quali il comportamento può incidere in maniera sostanziale su aspetti legati alla Sicurezza di Persone, Ambiente, Luoghi di Lavoro.
    Nel contesto più specifico dell'area HSE, il corso si rivolge a queste figure:
    • Datori di lavoro
    • Lavoratori
    • RSPP / ASPP
    • RLS

    Programma didattico

  • Le abitudini e cambiamenti
  • Evoluzione del concetto di Sicurezza
  • Aspetti comportamentali nelle cause di infortunio
  • Comportamento e risultato
  • Teoria del Comportamentismo
  • Il protocollo Behavior Based Safety
  • Antecedenti – Comportamenti e Conseguenze
  • Schemi di rinforzo comportamentale
  • Il processo di Osservazione
  • Elementi del feedback
  • Sperimentiamo la distinzione tra osservazione e valutazione
  • Tecniche per un feedback efficace

  • Prendere decisioni efficaci

    Prendere decisioni efficaci (14 e 16 Febbraio - 9.00-13.00)

    Descrizione

    Modulo valido ai fini dell’aggiornamento per ASPP/RSPP e RLS

    I processi di percezione e valutazione indirizzano e rinforzano le decisioni e i comportamenti di ognuno di noi.
    Ciò che però “percepiamo" e "comprendiamo" non ha un significato unico e condiviso, ma è, in realtà, soggettivo acquisendo il senso che noi gli affidiamo di volta in volta.
    Pertanto, per poter prendere decisioni efficaci, diviene fondamentale conoscere come nasce e si sviluppa la percezione del rischio e la sensibilità alle opportunità
    Per quanto riguarda specificamente la Salute e Sicurezza nei luoghi di Lavoro, statisticamente, la maggior parte degli infortuni avviene per un’errata percezione del rischio da parte dei lavoratori; la sicurezza infatti dipende in modo sostanziale dai comportamenti delle persone.
    Questi comportamenti, a loro volta, derivano da alcune variabili.

    Obiettivi

    Il corso si propone di fornire le competenze utili alla gestione di rischi attraverso:
    • Conoscenza dei fattori che influiscono sulla percezione del rischio
    • Tecniche per la corretta valutazione e valorizzazione dei rischi finalizzate a prendere decisioni efficaci

    A chi si rivolge il corso

    Il corso si rivolge a tutte le aziende e a tutte le figure professionali che nella loro attività devono prendere decisioni e valutare i rischi e le opportunità che caratterizzano il processo decisionale.
    Nel contesto più specifico dell'area HSE, il corso si rivolge a queste figure:
    • Lavoratori
    • RLS
    • Preposti
    • Dirigenti
    • ASPP e RSPP

    Programma didattico

    MODULO 1: “IL PRIMA”
  • Come funziona il cervello;
  • Dalla percezione alla comprensione degli stimoli esterni;
  • I meccanismi psicologici della percezione del rischio;
  • Prendere le decisioni;
  • Euristiche di pensiero e bias cognitivi;
  • Gli elementi che determinano il comportamento e la presa di decisione;

    MODULO 2: “IL DURANTE”
  • Analisi della situazione;
  • Pensiero positivo e piano B;
  • Riconoscere i propri limiti: competenza e fiducia in sè;
  • La gestione del cambiamento;
  • Diversi approcci al cambiamento;
  • Anticipare ed aspettarsi i cambiamenti;
  • Sviluppare adattamento e flessibilità mentale;
  • Gestione dello stress e dell’incertezza;